Bentornati alla rubrica settimanale con le interviste ad Autori e Autrici emergenti.
Per l’incontro di oggi, primo del mese di Aprile, del nostro “Caffè Letterario” abbiamo il piacere di avere con noi Fabio Valerio, che ci parlerà un po’ della sua storia e del suo percorso come scrittore.
Lascio subito a lui la parola, buona lettura!
Come prima cosa direi di iniziare con le presentazioni. Dicci come ti chiami e nel caso di un nome d’arte raccontaci come lo hai scelto e perché?
Ciao, innanzitutto grazie per lo spazio dedicatomi! Mi chiamo Fabio Valerio, nome “d’arte” erofaalbivio, che sarebbe l’anagramma del mio nome e cognome e che segna una svolta decisiva, descrivendo proprio il momento della scelta fatta davanti a un bivio, quello della scrittura.
Seconda domanda di rito, cosa posso offrirti per accompagnare questa nostra chiacchierata virtuale?
Dipende dall’ora e dal clima, ma direi caffè, per non sbagliare 🙂
Come nasce la passione per la scrittura?
Non lo so. Sono sempre andato male (o appena sufficiente) in italiano e lettere, considerando anche che i temi erano proprio il mio punto debole… Però ho sempre scritto. Pensieri, frasi, ricopiavo i testi delle canzoni, a volte modificandone delle parti. Poi, da adulto, mi sono accorto che mi sarebbe piaciuto rileggere quanto avevo scritto in tutti gli anni precedenti, quindi ho deciso di farlo con più attenzione, e non solo su foglietti volanti o post-it. Quindi in realtà il perché credo sia solo questo, cioè il rileggere, dopo del tempo, quello che ho voglia di scrivere.
Cosa ti ha fatto dire “voglio scrivere un libro”?
Non mi sono accorto di stare scrivendo un libro fino a quando non sono arrivato a 100 pagine. Quindi in realtà non l’ho mai pensato.
Quale genere scrivi e come mai ti sei approcciato a quel genere?
Scrivo principalmente poesie, partendo però dalla passione per la musica, quindi pensate come se dovessero diventare un canzone. Anche perché le prime cose che ho scritto “per essere tenute” sono stati proprio dei testi. I libri editi sono invece un saggio e un manuale. Mentre su Wattpad sto scrivendo due racconti e nel frattempo scrivo articoli per dei webzine, sto lavorando a un romanzo epistolare e ho una rubrica dedicata alla musica indipendente. Direi, quindi, che scrivo di tutto…
E qual è invece la cosa che più ti imbarazza di aver scritto? Quella che a rileggerla ti viene da dire “ma cosa accidenti ho scritto?”
Mi imbarazza quasi tutto ciò che rileggo dopo qualche anno…
Parliamo del tuo processo creativo. Come nascono le idee per i tuoi libri?
Lascio andare l’intuizione e la creatività, non saprei spiegarlo. Il famoso lampo, la lampadina che si accende e da lì, senza ragionarci scrivo. Poi le cose vengono da sé
Scrivi a mano con quaderni, appunti, diari oppure direttamente al pc?
Le cose lunghe le scrivo al pc, sia per una questione di velocità che per il fatto che la mia calligrafia è talmente pessima che rischierei di perdermi qualche parola…
Ti piace ascoltare musica quando scrivi oppure preferisci il silenzio? In caso di musica, cosa ti piace ascoltare?
Sto pubblicando un racconto che ha come base musicale i Daft Punk e, durante la scrittura, sento di voler entrare maggiormente in empatia con il protagonista, così metto in sottofondo il duo francese. Per tutte le altre volte, però, necessito di silenzio.
C’è un posto preferito dove ti piace scrivere in un posto in particolare, diciamo un angolino tutto per te?
Mi piacerebbe scrivere in una casetta di legno, con vista magari sul mare, o su un fiume… Invece ho uno stanzino striminzito in città
C’è un genere che non vorresti mai scrivere o che pensi di non riuscire a scrivere?
Mi piacerebbe scrivere un fantasy ma non sono sicuro di esserne in grado.
Hai mai avuto il blocco dello scrittore e nel caso come l’hai superato?
6 anni. Non ho scritto nulla (se non per lavoro) per 6 lunghissimi anni. Poi è come se avessero aperto una diga e non riesco a scrivere tutto ciò che mi viene in mente
Cosa provi mentre scrivi i tuoi romanzi?
E’ una delle cose più belle che mi possano capitare. E’ un terno a lotto lungo giorni, settimane, mesi…
Ci sono sicuramente autori ed autrici che in qualche modo hanno influenzato il tuo stile, quali sono?
Non lo so, adoro Kafka, Dostoevskij ma credo di essere molto lontano dal loro modo di scrivere.
Pubblichi con casa editrice o in Self? In caso di Self cosa ti ha portato verso questa scelta?
Pubblico in self. Non ho trovato case editrici che ho reputato valide, o comunque sufficientemente pronte da poter compensare la mia capacità in fatto di indicizzazione su Amazon.
Preferisci cartaceo o ebook?
Ebook, riesco a leggere più spesso e più velocemente.
Genere preferito da lettore?
Narrativa classica
Autore preferito?
Kafka
Futuri progetti in campo editoriale?
Vorrei pubblicare “Un giorno lento”, un racconto che ho caricato su Wattpad e la mia raccolta di poesie.
NDR. Un giorno lento è disponibile su Amazon!
Nuovo libretto delle arti magiche: Vol. 1
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Anno di uscita 2021
Casa Editrice Self publishing
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Manuale sul come affrontare questa esistenza, con nozioni su riti, energie e tradizioni.
La magia è energia e tutto è permeato di energia. La materia vivente, quella inerte, l’universo e l’infinitesimamente piccolo. I nostri corpi sono un concentrato di energia, così come lo è la nostra madre Terra. Saper usare queste energie, può aiutare nella scoperta di chi siamo, per quale motivo siamo qui e verso quale direzione stiamo andando. Il tutto facendoci aiutare dagli invisibili mondi sottili.
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