Continua la nostra rubrica settimanale di incontri con autori e autrici emergenti.
Per l’incontro di oggi del nostro “Caffè Letterario” abbiamo il piacere di avere con noi Maura Serra, scrittrice, Copywriter e Social Media Manager che ci parlerà un po’ della sua storia e dei suoi libri.
Le lascio subito la parola e cominciamo con l’intervista.
Buongiorno Maura, innanzitutto grazie per la disponibilità e benvenuta. Presentati ai nostri lettori.
Buongiorno a tutti, mi chiamo Maura, e sono davvero onorata di fare questa intervista. Grazie Daniele per l’opportunità.
L’onore è mio, oltre che un vero piacere. Cosa posso offrirti? Caffè, Tè o Tisana? In caso di tè o tisana quale gusto preferisci?
Una tisana pera e cannella, grazie.
Come nasce la passione per la scrittura?
Fin da quando ero bambina amavo scrivere. Ho iniziato raccontando le mie giornate a una serie di diari segreti, per poi passare alle pagine di word. La scrittura è sempre stata un modo per esprimere le mie emozioni più profonde e conoscere me stessa.
Cosa ti ha fatto dire “voglio scrivere un libro”?
Non c’è stato qualcosa in particolare, la storia è nata dentro di me e l’ho messa nero su bianco, non sapevo come sarebbe andata, volevo solo scriverla.
Quale genere scrivi e come mai ti sei approcciato a quel genere?
Il mio genere principale è narrativa contemporanea con qualche sfumatura rosa. Tratto principalmente temi importanti e di vita quotidiana. Fin da ragazzina ho sempre apprezzato i libri che trattano argomenti di questo genere, perché è come parlare con qualcuno che vive ciò che vivo io e che quindi può capirmi. Per questo motivo ho scelto di scrivere questo genere, per far sentire meno soli i lettori.
Qual è la prima cosa che ricordi di aver scritto?
La prima cosa che è ho scritto è la prima bozza di Un addio verso sera, il mio primo romanzo pubblicato l’anno scorso. Avevo quindici anni e i personaggi hanno iniziato a prendere vita.
Parliamo del tuo processo creativo. Come nascono le idee per i tuoi libri?
Non ho vero processo creativo, ogni libro ne ha uno diverso a seconda della storia. Ritorno a casa ad esempio è la mia storia, ho solo romanzato alcune scene e creato un contorno. Per la trilogia Le Figlie della Luce invece tutto è nato da una foto, la storia si è formata nella mia mente e non ho potuto ignorarla, complice anche la mia coautrice Francesca Trentini.
Scrivi a mano con quaderni, appunti, diari oppure direttamente al pc?
Scrivo al pc, ma ho sempre un quaderno vicino, molte cose preferisco scriverle a mano, come la scheda personaggi, varie idee che mi vengono in corso d’opera e il piano temporale.
Ti piace ascoltare musica quando scrivi oppure preferisci il silenzio? In caso di musica, cosa ti piace ascoltare?
Durante la fase di scrittura preferisco il silenzio, riesco a concentrarmi meglio.
C’è un posto preferito dove ti piace scrivere in un posto in particolare, diciamo un angolino tutto per te?
No, scrivo praticamente ovunque, mi basta seguire l’ispirazione.
Quanto tempo impieghi per scrivere un romanzo?
Non ho un tempo definito, dipende molto dalla storia e dalle revisioni
C’è un genere che non vorresti mai scrivere o che pensi di non riuscire a scrivere?
Sicuramente l’horror, sono una fifona e mi metterei paura da sola.
Cosa provi mentre scrivi i tuoi romanzi?
Un insieme di emozioni che difficilmente riesco a spiegare. Metto molto di me nei personaggi, è come se mi scoprissi ogni volta. Quello che sento di più è un grande senso di pace, la scrittura calma tutte le mie ansie e cura le mie paure.
Ci sono sicuramente autori ed autrici che in qualche modo hanno influenzato il tuo stile, quali sono?
Fin dall’adolescenza ho letto moltissimi libri di Danielle Steel e Nicholas Sparks, questi autori hanno influenzato molto il mio stile.
Parlaci del tuo percorso da esordiente, tutto quello che hai fatto per arrivare alla pubblicazione.
La mia prima esperienza di pubblicazione non è stata delle migliori, magari un giorno lo racconterò meglio. La seconda invece è andata meglio, forse perché avevo più consapevolezza e mi sono informata meglio. Prima di pubblicare ho contattato un editor che mi ha aiutata molto, si è presa cura del mio libro in modo eccellente e mi ha seguito passo passo verso la pubblicazione. Poi c’è stata la scelta della copertina, i vari review party, campagne pubblicitarie, insomma tutto quello che non può mancare quando si pubblica un libro.
Pubblichi con casa editrice o in Self? In caso di Self cosa ti ha portato verso questa scelta?
Ho scelto di pubblicare in self tramite Amazon. Ho scelto questa opzione perché volevo essere indipendente e volevo avere il controllo di ogni aspetto della pubblicazione, dalla copertina all’impaginazione fino alla pubblicità. Non volevo vincoli.
Nelle tue storie c’è un messaggio di fondo? Qualcosa che vorresti trasmettere a chi legge i tuoi libri?
Nei miei libri c’è sempre un messaggio che cambia a seconda della storia. Quello che vorrei arrivasse ai lettori è la consapevolezza che ci si rialza sempre, che la forza è dentro di noi e che possiamo farcela in ogni occasione, basta solo crederci.
Preferisci cartaceo o ebook?
La domanda del secolo. Vorrei saper scegliere ma purtroppo non posso. Prima di avere il Kindle avrei detto cartaceo a occhi chiusi, ma ho scoperto i lati positivi dell’ebook e non so proprio decidere.
Genere preferito da lettrice?
Amo tutti i generi, da pochi anni ho scoperto il romanzo storico e l’ho adorato. Mi piacciono molto anche alcuni fantasy, i romance e i gialli.
Autore preferito?
Altra domanda difficile, potrei fare un elenco lunghissimo. Al momento Giorgio Faletti, Philippa Gregory, Nicholas Sparks e Jane Austen.
Se dovessi trovarti su un’isola deserta e potessi portarti solamente tre libri, quali sceglieresti e perchè?
Jane Eyre, un libro che mi è rimasto nel cuore.
Piccole donne, perché mi ha accompagnato in molti momenti della mia vita.
Orgoglio e pregiudizio, perché alterna momenti divertenti a emozioni forti.
Futuri progetti in campo editoriale?
Il prossimo anno uscirà il secondo volume della trilogia Le Figlie della Luce, scritto a quattro mani con Francesca Trentini. Ho iniziato un nuovo romanzo, ma non so quando vedrà la luce, al momento il lavoro e alcuni progetti personali stanno assorbendo tutto il mio tempo.
Hai qualche consiglio per chi si sta affacciando adesso in questo settore o vorrebbe provare a “buttarsi”?
Informatevi bene e chiedete ad autrici che hanno giù pubblicato perché il mondo dell’editoria non è facile e ci sono spesso individui che se ne approfittano. Su Instagram c’è una bellissima community, pronta a sostenere i nuovi autori, non buttatevi alla cieca.
Credeteci con tutto il cuore e non mollate alla prima difficoltà, anche se è complicato a volte regalata tantissime soddisfazioni.
Ritorno a casa - La scelta di Annabelle
Titolo: Ritorno a casa – La scelta di Annabelle
Anno di uscita: 2021
Casa Editrice : Selfpublishing
Ritorno a casa – la scelta di Annabelle è il mio secondo romanzo, è stato pubblicato in self il 27 agosto 2021.
La storia di Annabelle e Pietro è quella mia e del mio fidanzato, presto marito. Ho voluto raccontare la nostra storia d’amore perché per me è stata una rinascita, proprio come per la protagonista del romanzo.
Uno dei temi principali è la violenza sulle donne, io ho subito violenza psicologica e in qualche modo ho voluto raccontare l’esperienza, un po’ per aiutarmi nel processo di guarigione, ma soprattutto per dar modo ad altre donne di riconoscerla e denunciarla.
Ritorno a casa è un romanzo di speranza, di crescita personale e di rivincita, spero che possa arrivare ai lettori e che sia un aiuto per chi ne ha bisogno.
Trama:
La vita di Annabelle sembra perfetta: ha il lavoro che ha sempre sognato, il suo fidanzato è uno chef famoso e vive a New York, la città dalle mille possibilità. Durante il tempo libero fa volontariato al Piccolo Fiore, centro per donne maltrattate, un luogo che le regala più di quanto lei stessa riesce a dare. L’arrivo in ufficio di un nuovo collega fa crollare tutte le sue certezze, Annabelle sente di non appartenere più al mondo della grafica pubblicitaria e anche la sua relazione sembra essere arrivata a un bivio. C’è solo un modo per fare chiarezza: raggiungere il luogo che chiama casa. Narni, un paese umbro, saprà dare ad Annabelle la pace che cerca, un incontro inaspettato le farà provare emozioni che pensava di aver dimenticato e la costringerà anche a prendere una decisione importante. Tra un volo e l’altro solo una cosa diventa sempre più chiara: la vita è troppo breve per accontentarsi. Quale sarà la scelta di Annabelle?
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